martedì 24 marzo 2020

STEP#02 50 SFUMATURE DI ELETTRONICA (storia e sviluppo)

Tracciamo (in modo sintetico) la storia dell'elettronica soffermandoci soprattutto sulla varietà di ambiti ai quali è stata applicata nel tempo.


Sfortunatamente non possiamo risalire a fonti antiche riguardanti l'elettronica in quanto, come potrete già trovare scritto in alcuni articoli precedenti, si sviluppò successivamente alla scoperta dell'elettrone da parte da parte di Sir Thomson nel 1897.
Furono molte le scoperte necessarie affinché si giungesse alle prime realizzazioni elettroniche, ovvero i circuiti per le radio di cui Marconi e Tesla furono i pionieri.
Il vero salto di qualità avvenne per opera di Fleming che nel 1904 inventò il primo dispositivo elettronico a due terminali, il diodo a vuoto, cioè la prima valvola termoionica. Seguì il primo componente a tre elettrodi di Lee De Forest.
Dopo la Prima Guerra Mondiale l'elettronica conobbe un rapido sviluppo e il merito di questo va principalmente alla radio, che vide un continuo miglioramento nei suoi circuiti.
Anche la Seconda Guerra Mondiale comportò sostanziose novità grazie all'invenzione del transistor e dei successivi circuiti integrati.
Furono proprio i transistor a rappresentare la chiave di svolta decisiva per l'elettronica, i quali permisero il suo "boom" ancora oggi in atto.


Le branche principali dell'elettronica sono quella analogica e quella digitale ma, attualmente, i settori in cui si declina sono molti e specifici:

  • elettronica industriale;
  • elettronica di potenza;
  • elettronica ad alta frequenza;
  • optoelettronica;
  • microelettronica;
  • elettronica molecolare;
  • elettronica quantistica;
  • elettronica di consumo;
  • elettronica per telecomunicazioni.
Ovviamente passare in rassegna ciascuna branca sarebbe estremamente complicato, quindi ritengo di maggior interesse riportare anche alcune informazioni di materia umanistica riguardanti l'elettronica, per creare una sorta di collegamento tra i due ambiti.


Letteratura
Nell'ambito letterario un inneggiamento all'elettronica intesa come forma di modernità ed esaltazione della tecnologia venne proposta dai futuristi, primi fra tutti Filippo Tommaso Marinetti che nel 1909 pubblicò il "Manifesto Futurista". Proprio l'elettronica fu uno di quei temi (insieme alla dinamica e alla velocità) scelto per rappresentare l'innovazione a getto continuo (e come dargli torto visto il suo continuo e incessante sviluppo?).
"Chi si ferma è perduto", frase di Marinetti che ben può essere riferita allo sviluppo elettronico dell'inizio del XX secolo, così come nell'attualità.


Arte
Anche in questo caso facciamo riferimento al periodo futurista, infatti i principali esponenti di questo movimento in ambito artistico (Balla, Boccioni, Russolo...) scelsero soggetti nuovi per le loro opere: treni, aerei, automobili. Notiamo quindi come questi nuovi elementi artistici siano tutti strettamente legati allo sviluppo dell'elettronica.


Curiosità
Negli ultimi anni vi è stato anche un ampio sviluppo della musica elettronica e dell'arte elettronica.


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