lunedì 6 aprile 2020

STEP#06 IL MANIFESTO DEL FUTURISMO

Il Manifesto del futurismo di Tommaso Marinetti racchiude in sé il concetto di desiderio di progresso e cambiamento che caratterizza lo sviluppo dell'elettronica.
In particolare possiamo ritenere fondamentali le seguenti righe:

<<[...]Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerarietà.
     Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
     La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il 
    movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
    Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un' automobile da corsa col suo cofano adoro di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo...un' automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, e più bella della Vittoria di Samotracia.
[....] Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perché dovremmo guardarci le spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.[...]>>

Quindi, nonostante il riferimento diretto dell'autore sia alla meccanica delle automobili e alla velocità, facilmente si può pensare un parallelismo con il concetto di fondo, con la rapidità con cui l'elettronica si migliora e con la velocità di trasmissione dei dati che caratterizza gli strumenti elettronici.
Inoltre, come la meccanica, anche l'elettronica comportò un notevole cambiamento nella vita comune.

    




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